mercoledì 30 aprile 2008
BASF MINACCIA VIE LEGALI CONTRO UE PER PATATA OGM
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martedì 29 aprile 2008
Riso come l'oro...
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lunedì 28 aprile 2008
Chemtrails: Una pianta utile...
La Tillandsia è un genere comprendente circa 500 specie di epifite (esistono, però, anche specie erbacee e che crescono in luoghi rocciosi) dalle dimensioni e forme molto diverse, diffuse nelle regioni tropicali e subtropicali del continente americano. Dodici specie vivono negli Stati Uniti d'America, in Virginia. Le specie del genere Tillandsia formano ciuffi di rosette, con foglie grigioverdi, arcuate, infiorescenze allungate, sino a 30 cm, provviste di brattee vistose, sovrapposte.
Hanno fiori prevalentemente blu, o viola-porpora, solitari alle ascelle delle brattee e riuniti poi in spighe o nei capolini terminali. Si acclimano nelle aree con condizioni temperato-calde. Si coltivano in serra e si tengono appese per mezzo di un fil di ferro o in zattere di sughero rivestite di sfagno. Vivono dell'umidità dell'aria e non tollerano temperature inferiori ai 10 gradi Celsius. L'umidità dell'aria è catturata tramite apposite strutture poste sull'epidermide chiamate tricomi che sono aperti quando la pianta è secca e si richiudono sopra una certa soglia di umidità per impedirne l'evaporazione.
Il genere Tillandsia, come è dimostrato da vari ricercatori ed esperimenti, assieme all'umidità cattura anche il pulviscolo atmosferico che contiene agenti inquinanti. Poiché le scie chimiche sono la precipua, anche se non l'unica, fonte di polluzione dell'ambiente nonché la più importante causa di patologie (1), sarà utile procurarsi delle piante di Tillandsia da sistemare nei luoghi in cui trascorriamo la maggior parte del tempo. La Tillandsia, infatti, non solo cattura, ma pure elimina, metabolizzandole, le sostanze inquinanti. Ci riferiamo naturalmente agli elementi ed ai composti chimici, non agli agenti biologici (batteri, funghi...), contro i quali eventuali strumenti di difesa sono altri.
(1) Riportiamo un elenco dei principali elementi chimici e degli agenti patogeni diffusi, con ogni probabilità, per mezzo delle micidiali chemtrails:
arsenico,alluminio, bario. litio, cobalto, manganese,silicio, arsenico, piombo, mercurio, uranio, zinco, stronzio, torio, radioattivo, cesio, radioattivo, fluoro, rame, selenio, titanio, fosforo, zolfo, etilene dibromide o etilene dibromuro, esafluoruro di zolfo, meningococco, pseudomonas aeruginosa, pseudomonas fluorescens, serratia marcescens, streptomiceti, virus, viron, ossia virus modificati geneticamente, retrovirus, batteri enterobatteri, micoplasmi ,funghi ,muffe ,nematodi ,plasmidi, globuli rossi essiccati ,sostanze sedative, sostanze stupefacenti ,vaccini marcatori biologici, polimeri .
Fonte tratta dal sito
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domenica 27 aprile 2008
Intervento di Marco Travaglio al v2day -Torino - Prima parte
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sabato 26 aprile 2008
Marco travaglio - la verità - anno zero 17.04.08
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venerdì 25 aprile 2008
Rebus - Il mistero dei cerchi nel grano (crop circle)
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giovedì 24 aprile 2008
V DAY 2=CI SIAMO!!!!!
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mercoledì 23 aprile 2008
Monsanto: controllare il cibo del mondo
un prodotto rivoluzionario: i policlorobifenili, detti PBC. Sono composti utilissimi per l’allora emergente industria elettrica; infatti sono inerti e resistenti al calore e possono essere utilizzati come liquidi di refrigeranti nei trasformatori. Peccato che negli anni ’30 si scoprirà che sono sostanze tossiche!
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martedì 22 aprile 2008
Foreste a rischio: il sapone "Dove" sotto accusa
Unilever, multinazionale proprietaria del marchio "Dove" utilizza per i suoi prodotti 1.3 milioni di tonnellate di olio di palma distruggendo le foreste del Borneo, modificando l'habitat degli ultimi oranghi e contribuendo gravemente al cambiamento cliamatico...
Le tonnellate di olio di palma utilizzate dalla Dove provengono infatti da aree recentemente deforestate in Indonesia. Un rapporto di Greenpeace chiamato "Borneo in fiamme" spiega la connessione tra olio di palma, deforestazione e cambiamenti climatici dimostrando che i fornitori diretti di Dove sono coinvolti nella distruzione delle torbiere indonesiane. “Borneo in fiamme” accusa la multinazionale di non agire per prevenire questa distruzione, continuando a comprare da questi fornitori e spingendo per prima la crescita esponenziale dell’industria dell’olio di palma a danno delle aree vergini della foresta pluviale del Borneo.
Unilever presiede la RSPO (Tavola Rotonda per l'Olio di Palma Sostenibile), un organismo che dovrebbe assicurare la sostenibilità dell’olio di palma. Nonostante la RSPO esista dal 2002, non c’è ancora sul mercato un olio di palma certificato mentre la distruzione delle foreste continua a ritmo serrato. Ciò determina l’immissione di enormi quantità di CO2 nell’atmosfera: le torbiere indonesiane vengono degradate e bruciate per fare spazio alle palme da olio.
Il rapporto spiega anche come la crescita del settore dell’olio di palma stia avendo un effetto devastante sulla biodiversità. I fornitori - che hanno collegamenti diretti con Dove – mettono a rischio gli habitat degli oranghi e uccidono gli animali stessi, per espandere le piantagioni. Il numero degli oranghi è diminuito così drasticamente che la specie potrebbe estinguersi entro vent’anni.
Greenpeace chiede a Unilever di sostenere un’immediata moratoria sull’espansione della palma da olio in Indonesia, Malesia e PapuaNuova Guinea e di interrompere i propri rapporti commerciali con compagnie implicate nella deforestazione e nel degrado delle ultime torbiere indonesiane.
Fonte tratta dal sito .
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lunedì 21 aprile 2008
Cellulari killer
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domenica 20 aprile 2008
I giornali in Italia sono liberi?
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sabato 19 aprile 2008
"IO DICO BASTA!" l'inno cantautorale per il V2DAY!
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venerdì 18 aprile 2008
Mai più Cernobyl
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giovedì 17 aprile 2008
Impianto RFID alla nascita
Questo post lo dedico alla mia amica "trufola".
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mercoledì 16 aprile 2008
Pterosauro, scoperto in Cina un esemplare in miniatura
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martedì 15 aprile 2008
Institute (USA): l'impianto della Bayer immagazzina ancora grandi quantità di MIC
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lunedì 14 aprile 2008
Fabullo
Fabullo è un bambino di Orio Canavese di tre anni. E’ nato con una grave malattia cardiaca. Per tenerlo in vita sono stati necessari due interventi chirurgici. Dopo il secondo ha avuto un’ischemia cerebrale. Era ridotto a un vegetale. Da allora sono passati 16 mesi. Adesso, nonostante la tetraparesi spastica, può interagire e muovere il capo. Non riesce però a fare nessuno spostamento, muovere il tronco, stare seduto o girarsi nel letto.
Fabullo, con delle cure adeguate, potrebbe forse ritornare normale, ma le cure costano. I soldi fanno la differenza per la felicità di un bimbo e della sua famiglia. Fabullo è stato visitato dal dott. Bifulco del Therapies4kids (Florida) che ha dato alla famiglia delle speranze. Il costo per un primo ciclo di tre mesi è di 120.000 dollari. Per farlo dovrebbe partire con la mamma il 17 ottobre.Aiutiamo Fabullo con un versamento:
Clicca per leggere i dettagli per il versamento e il totale raccolto.
Fabullo non è solo. In Italia bambini che si recano all’estero per cure che qui non riescono a trovare ce ne sono molti. La storia dei viaggi della speranza si ripete ogni volta, con la colletta affidata al buon cuore delle persone.Lo Stato dov’è? Le nostre tasse a cosa servono se non possono salvare i nostri figli? 120.000 dollari sono lo stipendio di un qualunque assessore politico da strapazzo. L’Italia degli sprechi è anche l’Italia di chi è abbandonato.Aiutiamo Fabullo a correre in un prato. Vi terrò informati.
Visitate il blog di Fabullo.
Fonte tratta dal sito .
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domenica 13 aprile 2008
V2-Day Berlusconi in DELIRIO calunnia Di Pietro da Vespa
Questo video,appena l'ho visto,l'ho voluto dedicare alla mia amica cristina!!!!!
Essendo che non gli piace trufolo.........................
Ciao trufula!!!!!!!Salutatela anche voi se vi va!!!!!
Bello il soprannome che gli ho dato!!!!!no!!!!!!!!!!!!!!trufola!!!!!!A lei piace tanto!!!!!!!!!!
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sabato 12 aprile 2008
UFO-Intervista a Robert Lazar (Part.2)
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venerdì 11 aprile 2008
"Detersivi alla spina"
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giovedì 10 aprile 2008
Stevia: la soluzione a tutti i problemi
Da anni si parla di Stevia Rebaudiana, una piantina originaria del Paraguay con un effetto dolcificante pari a 300 volte lo zucchero. Si gridava a gran voce in rete che la Stevia fosse adatta anche ai diabetici, che non intaccasse i denti, che non alzasse l’indice glicemico e addirittura che avesse ZERO calorie. Come si fa ad ignorare una pianta con tutti questi benefici?
Come spesso accade, l’industria e lo stato utilizzano come scusante la vecchia frase propagandistica: “Non esistono abbastanza studi a riguardo”La Stevia viene utilizzata da decenni come additivo alimentare in Cina, Giappone, Brasile e altri 9 paesi senza alcun effetto collaterale.
Finalmente, zitti zitti, buoni buoni, la FAO insieme all’OMS e alla Commissione di esperti sugli additivi alimentari, hanno pubblicato nel dicembre 2006, una valutazione sulla sicurezza degli additivi alimentari; all’interno di essa ci sono dati molto importanti riguardanti questa piccola pianta.
Nel primo studio clinico randomizzato in doppio-cieco, controllato con placebo realizzato su 106 pazienti (donne e uomini tra i 28 e i 75 anni), ai quali sono stati somministrati 750 mg di stevia totali al dì, i pazienti vennero visitati mensilmente per un anno. Dopo 3 mesi è stato osservato un abbassamento notevole della pressione sistolica e diastolica nei pazienti che assumevano la stevia (60), l’effetto è durato per l’intero anno osservato, mentre i pazienti trattati con il placebo (46) non hanno mostrato nessun cambiamento significativo.
Lo stesso risultato si è avuto con un secondo studio effettuato su 174 pazienti usando dosaggi giornalieri di 1500 mg ottenendo un abbassamento della pressione in tempi ancora minori.Nel 2004 hanno effettuato uno studio incrociato con 12 pazienti affetti da diabete tipo 2, ad alcuni somministrando 1 g di stevia e ad altri 1 g di amido di mais. Sono state effettuate le analisi del sangue 30 minuti prima e 240 minuti dopo un pasto ricco di carboidrati dimostrando che lo Stevioside riduce del 18% il glucosio nel sangue e aumenta l’indice insulinico in media del 40%. Anche in questo studio non si sono dimostrati effetti collaterali o ipoglicemici.
Questo ed altro è scritto nel documento ufficiale della FAO che potete scaricare all’indirizzo:http://tinyurl.com/289qfe.
Considerando che gli studi sono stati fatti con dosaggi di gran lunga superiori a quelli usati per dolcificare, forse è il momento che ci lascino la possibilità di scegliere un dolcificante naturale ed innocuo come la stevia in alternativa ad altri dolcificanti altamente tossici (c’è bisogno di fare nomi?!).
Fonte tratta dal sito .
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mercoledì 9 aprile 2008
Rifiuti tossici
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martedì 8 aprile 2008
Le menzogne dei meteorologi
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lunedì 7 aprile 2008
Sette punti contro gli OGM!
Primo: Depauperazione dei complessi pro-vitaminici e vitaminici delle piante.
Depauperazione di complessi vitaminici e pro-vitaminici non più presenti negli alimenti, con conseguente incremento delle malattie degenerative e carenziali come ad esempio il Cancro.
Secondo: le mutazioni genetiche delle piante e conseguentemente l’ alterazione della Biochimica umana a causa dell’introduzione di geni estranei (es. di animali, batteri, virus, retrovirus) nel DNA della pianta.
Possono così comparire nuove sostanze simili alle vitamine naturali, ma in realtà con caratteristiche di reattività enzimatica e biochimica diverse da quelle naturali, con induzione di modifica della loro componente di attività biochimica sul genoma umano, una volta introdotte con l’alimentazione. Di qui la comparsa potenziale di nuove malattie insorte “artificialmente”.
Terzo: la minaccia alla dieta-anticancro.
Come già dimostrato da diversi Autori , solo un’alimentazione basata su frutta e verdura fresca biologica è in grado di indurre risposta immunitaria contro il tumore, la detossificazione degli organi e dei tessuti. Oggi però, tramite l’introduzione in commercio di cereali, legumi e altri vegetali modificati geneticamente (O.G.M.) in molti di questi alimenti sono contenuti tutti gli aminoacidi essenziali, rendendo in tal modo effettivamente non più curabile il Cancro secondo quanto descritto nella terapia ideata da Max GersonW, e da molti altri autori.
Quarto: malattie indotte da virus transgenici.
I virus transgenici con cui oggi si fanno gli Organismi Geneticamente Modificati (O.G.M.) entrano nel DNA della pianta, modificandola in maniera a noi sconosciuta. Questi virus dovrebbero restare latenti, ma nulla può escludere che possano anche riattivarsi e divenire così portatori di malattie nuove o di malattie abbastanza simili a ben note sindromi purtroppo ancora poco comprese nella loro dinamica(AIDS, Mucca Pazza, etc…), e di cui è ancora molto vaga l’origine (forse virus trangenici ).
Quinto: intossicazione da veleni sintetizzati da piante transgeniche.
Intossicazione cronica di cibi a causa di sostanze tossiche insetticide contenute nelle piante per renderle resistenti ai parassiti come il Bacillus touringiensis, con conseguente possibile incremento di cancri, aborti spontanei,mutazioni genetiche sulla discendenza, Sindromi da Immunodeficienze acquisite, malattie degenerative e da sostanze tossiche, etc….
Sesto: modificazione transgenica di piante naturali.
Passaggio a specie “indigene” naturali delle sostanze tossiche artificiali, come ad esempio il “Bacillus thuringiensis” o di altro tipo, tramite impollinazione incrociata, con potenziale minaccia anche per le piante e le erbe mediche oggi impiegate in FitoTerapia poiché queste ultime saranno inquinate dai geni transgenici provenienti dalle zone agricole a coltura transgenica (OGM).
Settimo: scomparsa irreversibile del patrimonio genetico delle piante naturali!
Graduale ed irreversibile scomparsa delle diversità biologiche, cioè della normale flora naturale. Le coltivazioni transgeniche arrecheranno infatti una gravissima minaccia alle zone ricche di bio-diversità (genomi naturali): il flusso transgenico che andrà dalle piante modificate alle piante naturali sarà inevitabile quando il rapporto numerico fra aree coltivate con piante artificiali supererà le superfici delle piante naturali, determinando così la perdita irreversibile di gran parte del patrimonio genetico naturale di tutte le piante esistenti al mondo.
Fonte tratta dal sito .
E per finire vi lascio questo video molto interessante.
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domenica 6 aprile 2008
UFO-Intervista a Robert Lazar (Part.1)
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sabato 5 aprile 2008
Rai2 - Annozero - 28/2/08 - Travaglio e le liste pulite
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venerdì 4 aprile 2008
L'appello di Vandana Shiva per il bene della Terra
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giovedì 3 aprile 2008
APPELLO DI FRIBURGO
Animati da una grande preoccupazione per la salute dei nostri simili, noi sottoscritti medici appartenenti a diverse discipline specialistiche, in particolar modo alla medicina ambientale, ci appelliamo al mondo medico, ai responsabili della sanità pubblica ed ai politici, oltre che all'opinione pubblica.
Negli ultimi anni osserviamo attraverso i nostri pazienti un incremento drammatico di patologie croniche e gravi, soprattutto:
#difficoltà di apprendimento e di concentrazione, disturbi del comportamento nei bambini (ad esempio iperattività) .
#alterazioni della pressione arteriosa sempre meno controllabili con l'assunzione di farmaci .
#alterazioni del ritmo cardiaco .
#infarto del miocardio ed ictus in persone sempre più giovani .
#degenerazioni cerebrali (ad es. morbo di Alzheimer) ed epilessia .
#tumori quali leucemia e cancro al cervello.
Inoltre constatiamo il moltiplicarsi di disturbi spesso ricondotti erroneamente alla sfera psicosomatica, quali:
#dolori di testa ed emicranie .
#affaticamento cronico .
#turbe nervose .
#insonnia e sonnolenza .
#rumori auricolari .
#scarsa resistenza ai fattori patogeni .
#dolori al sistema nervoso e alle viscere, non altrimenti spiegabili;
ciò per rimanere nella casistica più frequente.
Dal momento che solitamente conosciamo abbastanza le abitudini e l'ambiente di vita dei nostri pazienti, spesso riusciamo, soprattutto dopo un colloquio mirato con le persone, a stabilire dei collegamenti sia nello spazio che nel tempo tra il manifestarsi della patologia e l'esposizione a fonti di contaminazione elettromagnetica, ad esempio in seguito a:
#installazione di un impianto radiomobile nelle vicinanze dell'abitazione del paziente .
#utilizzo intenso del terminale radiomobile (cellulare) .
#messa in funzione di un telefono cordless (DECT) nella propria abitazione o nell'immediato vicinato.
Non possiamo continuare a credere che tutto ciò sia casuale, dal momento che:
#troppo spesso osserviamo come determinate patologie si concentrano in aree interessate da un'intensa attività di trasmissione radiomobile.
#troppo spesso un quadro patologico maturato in mesi o anni volge a rapido miglioramento allontanando il paziente dalle fonti di contaminazione elettromagnetica.
#troppo spesso le misurazioni delle intensità di campo elettromagnetico confermano secondo i parametri della bioedilizia la presenza di forti anomalie in corrispondenza ai luoghi dove soggiornano i nostri pazienti.
Le esperienze che maturiamo quotidianamente ci hanno fatto comprendere che la tecnologia della telefonia mobile introdotta nel 1992 ed oggi diffusa in modo capillare, nonché quella DECT che dal 1995 contraddistingue i telefoni cordless per uso domestico rappresentano uno dei principali fattori scatenanti di tale fenomeno! Nessuno oggi può sottrarsi completamente all'irradiazione pulsata di microonde, che va ad aggravare i rischi già esistenti legati all'inquinamento ambientale chimico e fisico, andando ad appesantire ulteriormente il carico gravante sul sistema immunitario, con la possibile conseguenza di alterare il già difficile equilibrio creato dai meccanismi di compensazione dell'organismo umano.
Particolarmente a rischio in tal senso risultano le donne in stato di gravidanza, i bambini, gli adolescenti, gli anziani ed i malati.
I nostri sforzi sul piano terapeutico tesi a riconquistare lo stato di salute rimangono sempre più spesso senza risultati, poiché la continua irradiazione dell'ambiente lavorativo ed abitativo, e qui soprattutto delle stanze dei bambini e di quelle destinate al riposo notturno - vale a dire nei luoghi più importanti per il riposo e la rigenerazione - causa senza sosta una situazione di stress fisico e psichico ed impedisce in definitiva l'avvio della guarigione dei soggetti già debilitati dalla malattia.
Alla luce di tali inquietanti sviluppi ci vediamo costretti a rendere partecipe l'opinione pubblica delle nostre osservazioni, soprattutto dopo aver appreso che persino i Tribunali chiamati a decidere sulla pericolosità della telefonia mobile considerano tali rischi come "meramente ipotetici" (così ad esempio il TAR di Mannheim nella primavera 2002).
Quanto noi andiamo a verificare nel nostro lavoro quotidiano è tutt'altro che ipotetico! Assistiamo impotenti alla crescita delle affezioni croniche legate anche ad una politica irresponsabile nella fissazione dei valori limite e di attenzione, che prende come riferimento non tanto la protezione del cittadino dagli effetti indotti dalla telefonia mobile nel breve e soprattutto nel lungo periodo, quanto piuttosto l'obbedienza al dettato di una tecnologia già ampiamente riconosciuta come insidiosa. Il momento attuale rappresenta per noi solo l'inizio di un processo molto serio che attenterà alla salute di moltissime persone.
Non possiamo farci tranquillizzare dalle promesse di risultati scientifici più approfonditi quanto lontani dalla realtà, ben sapendo quale sia spesso anche l'influenza dell'industria sulle ricerche scientifiche, mentre ricerche serie e dimostrazioni assai eloquenti vengono semplicemente ignorate.Riteniamo invece sia quanto mai urgente agire, e subito!
In qualità di medici ci sentiamo soprattutto come gli avvocati della salute dei nostri pazienti, e nell'interesse di tutte quelle persone il cui fondamentale diritto alla vita ed all'integrità fisica viene oggi messo in forse, ci appelliamo ai responsabili della politica e della sanità pubblica, perché con le loro forze sostengano nei fatti queste nostre richieste:
#per l'affermazione di tecnologie della comunicazione prive di effetti negativi sulla salute, che vengano testate e valutate prima della loro introduzione sul mercato senza cedere ad alcun interesse di parte ,
e quali misure immediate e transitorie:
#una massiccia riduzione dei valori limite, delle potenze di trasmissione e della contaminazione elettromagnetica su livelli compatibili con le esigenze biologiche soprattutto nelle aree destinate al riposo ed alla rigenerazione;
#uno stop alle nuove installazioni radiomobili, per impedire che l'inquinamento elettromagnetico abbia ad aumentare ancora in modo esponenziale;
#un coinvolgimento attivo della popolazione e dei Comuni nella pianificazione dei siti radiomobili, come elemento imprescindibile di rispetto democratico;
#informazione della popolazione e soprattutto degli utenti di apparecchi cellulari riguardo ai rischi dei campi elettromagnetici per la salute, mirando all'educazione verso un uso consapevole dei telefoni cellulari, nonché divieto assoluto di tali apparecchiature per i bambini e limitazioni all'uso da parte degli adolescenti;
#divieto all'utilizzo di cellulari in scuole, ospedali, ricoveri per anziani, istituti di formazione e cultura, edifici pubblici e mezzi di trasporto pubblici, in analogia con il divieto al fumo di sigaretta;
#istituzione di zone libere da contaminazione elettromagnetica radiomobile, in analogia alle aree a traffico automobilistico limitato;
#rielaborazione dello standard DECT per la telefonia domestica cordless con l'obiettivo di una limitazione dell'intensità di flusso elettromagnetico al solo periodo dell'effettivo utilizzo e di evitare la tecnologia della pulsazione del segnale, problematica per i suoi effetti biologici;
#promozione di una ricerca indipendente dagli interessi dell'industria, che tenga finalmente conto dei risultati abbondantemente già disponibili offerti dalla ricerca critica e dalle nostre osservazioni cliniche.
I primi firmatari:
Dr. med. Thomas Allgaier, Allgemeinmedizin, Umweltmedizin, Heitersheim.
Dr. med. Christine Aschermann, Nervenärztin, Psychotherapie, Leutkirch
Dr. med. Waltraud Bär, Allgemeinmedizin, Naturheilverfahren, Umweltmedizin, Wiesloch
Dr. med. Wolf Bergmann, Allgemeinmedizin, Homöopathie, Freiburg
L'elenco qui sopra non è completo perché a tutt'oggi i firmatari sono oltre 30mila .
Per aderire alla petizione online di BioInitiative Report
http://www.ipetitions.com/petition/bioinitiativeemrpi .
Scarica il foglio (pdf) per la raccolta firme.
Fonte tratta dal sito .
Sono stufo di assistere continuamente alla corsa al massacro delle nostre vite,da parte di persone veramente malate!!!Loro si,che hanno dei problemi!!!!Penso sia arrivato il momento di alzare la voce e farci sentire!!!!La vita è la nostra!!!Non di questi cialtroni che pensono solo a fare i conti per qualche multinazionale o chissà cosa altro!!!La vita umana non ha prezzo:i politici,i sindaci,devono assumersi le loro responsabilità su quello che sta succedendo!!!Sono loro i primi che ci dovrebbero tutelare la nostra salute!!!Il popolo è sovrano:siamo noi a decidere se e cosa vogliamo per la nostra città!!!Se vogliamo un inceneritore,si fa un referendum e si decide!!!!O cosi per qualsiasi cosa.RIPETO:SIAMO NOI CITTADINI A DOVER DECIDERE IL NOSTRO FUTURO!!!NON GENTE CHE NON RAPPRESENTA PIÙ NESSUNO!!!!E DAL MOMENTO CHE SAPPIAMO QUESTE NOTIZIE;GRAZIE A QUESTI MEDICI ONESTI,LA STORIA SAREBBE DIVERSA.FORSE NON SAREMMO STUPIDI DA FARCI DEL MALE DA SOLI!!!NON CREDETE!!!!E IN PARTE LA COLPA VA HAI MEZZI DI INFORMAZIONE!!!SONO LORO CHE TENGONO ALL'OSCURO DI TUTTO LE PERSONE!!!UN AUGURIO SINCERO,LO FACCIO A GRILLO PER IL 25 APRILE!!!V DAY!!!!FORZA BEPPE!!!!
CARI AMICI:INIZIAMO A COMBATTERE CONTRO QUESTI SOPRUSI!!!!
LA VITA é UN DONO CHE NON HA PREZZO!!!!!
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mercoledì 2 aprile 2008
Gatti sterminati a Pechino
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martedì 1 aprile 2008
Pallante: Che il Pil aumenti non vuol dire che il Paese cresca
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